Fiat 500, raduno a Torino nel ricordo di Piero Lavazza
La passione per la Fiat 500 non conosce sosta. E così, anche questa volta erano tanti, tantissimi i “Cinquini” che hanno invaso Torino per il raduno internazionale “La Fiat 500 nella sua Capitale”, organizzato dal Fiat 500 Club Italia. Un serpentone colorato e chiassoso di vetture che si è snodato tra vie e piazze del capoluogo piemontese, come accadde nel 2011 fa in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia o quattro anni prima per celebrare il lancio del nuovo modello Fiat 500.
Modelli perfettamente originali che parevano usciti ieri dalla fabbrica di Mirafiori, versioni speciali e derivate dalla serie (tra cui alcuni esemplari preparati da Piero Lavazza, storico preparatore di vetture da corsa scomparso venerdì scorso), esemplari unici con finiture e accessori in certi casi un po’ improbabili: tra le 200 auto partecipanti era impossibile non trovare quella che soddisfacesse il gusto di ciascun osservatore.
Dopo il ritrovo in Corso Cairoli, sulla sponda sinistra del Po, le 500 sono partite alla volta della Basilica di Superga, che hanno raggiunto percorrendo la “Panoramica”, una delle più belle strade della collina torinese che ha consentito agli equipaggi che provenivano da fuori di ammirare la bellezza della città vista dall’alto.
A Superga, le piccole bicilindriche hanno “invaso” il piazzale antistante la Basilica, tra lo stupore e il divertimento dei tanti turisti presenti, che erano saliti al Colle per visitare le tombe dei Reali e la lapide del Grande Torino ma che si sono volentieri trattenuti qualche minuto in più per assistere alla sfilata delle 500 (le “mes liter” – che in piemontese significa “mezzo litro” – come abbiamo potuto leggere sulla carrozzeria di una vettura partecipante).
Dopo una breve sosta, che ha consentito ai motori più anziani di riprendere fiato dopo l’impegnativa salita, gli equipaggi sono risaliti in macchina per tornare in città e dirigersi verso il Museo dell’Automobile, tappa finale del percorso previsto per il raduno, scortati da alcuni modelli anch’essi d’epoca di Vespa Piaggio condotti dal personale di servizio per guidare la carovana.
Il pranzo ed i saluti a colpi di clacson hanno sancito il “rompete le righe”, e ciascun Cinquino ha preso la strada di casa, pronto a rimettersi presso in strada per raggiungere il prossimo raduno.
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