125 volte FIAT: la mostra al Museo dell’automobile di Torino
In occasione dell’anniversario dei 125 anni dalla fondazione della FIAT, il MAUTO -Museo Nazionale dell’Automobile- presenta la mostra “125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario FIAT” che ripercorre la lunga e avvincente storia, unica nel contesto industriale del Novecento, della fabbrica automobilistica torinese, offrendone una rilettura che ne evidenzia l’impatto sociale e la produzione artistica. Il progetto espositivo, curato da Giuliano Sergio e realizzato in collaborazione con Centro Storico FIAT e Heritage HUB, è visitabile dal 15 novembre 2024 al 4 maggio 2025 negli spazi al piano terra del Museo.
In esposizione opere pittoriche, manifesti, bozzetti, documenti d’archivio, materiali grafici, fotografici e audiovisivi d’eccezione: un caleidoscopio di immagini per raccontare 125 anni dell’azienda che ha rappresentato la via italiana alla modernità a partire dal patrimonio visivo che ha prodotto o ispirato.
Nove vetture iconiche completano l’esposizione: dalla mitica Eldridge Mefistofele del 1923 alla popolarissima Panda disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1982, dalla 508 Balilla del 1932 alla 124 Abarth del 1973, la mostra è un viaggio attraverso decenni di sperimentazione e innovazione
Nata nel 1899, la Fabbrica Italiana Automobili Torino ha saputo cogliere le opportunità della rivoluzione industriale e dell’unità nazionale italiana per imporsi quale principale interprete privato della modernizzazione del Paese nel secolo scorso. Attingendo al vasto patrimonio visivo prodotto o ispirato da FIAT, la mostra “125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario FIAT” ripercorre il legame che ha unito l’azienda automobilistica torinese allo sviluppo culturale, industriale ed economico dell’Italia. Un racconto –disseminato di approfondimenti su arte, cinema, comunicazione, design, architettura, pubblicità, musica e letteratura –che, attraverso la potenza evocativa degli oggetti e delle immagini, racconta oltre un secolo di storia e sperimentazioni, non solo in campo automobilistico, offrendo uno sguardo approfondito sul modello imprenditoriale unico di un’azienda che ha rappresentato la via italiana alla modernità, esplorando linguaggi, settori produttivi e ambiti geografici.
In occasione della presentazione della mostra il presidente del MAUTO Benedetto Camerana ha dichiarato: “125 volte FIAT: è una data importante per tutti, per l’azienda come per il MAUTO da essa partecipato, ma lo è soprattutto per Torino, che si conferma una delle grandi motown globali. La mostra è una rilettura della storia FIAT dalla fondazione al futuro –non una, ma sei FIAT, come ho raccontato nella mia introduzione al Catalogo Skira –una miniera di sorprese e di produzioni non solo meccaniche e industriali in senso lato, ma anche artistiche, grafiche, architettoniche, letterarie, sociali, pubblicitarie, musicali. È la linea critica del MAUTO: ripensare l’automobile come punto di incontro di un sistema di valori, discipline, linguaggi e culture differenti. Il carico culturale dell’auto sta nella sua straordinaria capacità di evocazione, di riprodurre e comunicare memorie, sogni, viaggi, luoghi, emozioni, individuali e collettive. Ma la mostra va oltre il ‘’fenomeno’’ auto ed indaga la struttura organizzata della sua produzione: è il racconto dell’espressione e della modernità culturale di una grande industria del Novecento che si avvia al domani, alle battaglie dei prossimi decenni”.
Nel corso della conferenza stampa per la presentazione della Mostra è stato dato l’annuncio dell’accordo programmatico tra Stellantis e MAUTO per la gestione del Centro Storico Fiat: l’edificio di Via Chiabrera – sede delle prime officine di produzione dell’azienda – riapre le sue porte al pubblico.
L’accordo prevede l’intervento del Museo Nazionale dell’Automobile nel rilancio del Centro Storico Fiat, luogo di riferimento per la storia dell’automobilismo, quale parte di un polo espositivo d’eccellenza per Torino. Un programma di mostre, eventi e attività di studio e ricerca volte a intensificare il dialogo e le interazioni con le università e i centri di formazione, consentirà di coinvolgere un pubblico quanto più ampio e variegato possibile, insieme alla strategia di marketing culturale già avviata dal Museo e finalizzata a un racconto trasversale della storia dell’automobile e delle sfide future.
La visita alla mostra “125 volte FIAT” è una occasione per ripercorrere la storia di quello che fu un grande gruppo industriale, per ricordarne il vero spirito imprenditoriale nei primi decenni della sua storia, per ammirare i lavori dei progettisti che, con le loro idee, crearono modelli di auto che la fecero diventare uno dei più grandi gruppi industriali a livello mondiale.
“125 volte Fiat” è anche l’occasione per ricordare quella classe operaia, oggi completamente cancellata dalle varie riorganizzazioni del Gruppo mirate, principalmente, ad aumentare i profitti per la proprietà invece di rafforzare il patrimonio dell’azienda, e il cui apporto è stato fondamentale per portare la Fiat a quei livelli di produzione che oggi sembra impossibile credere che siano stati raggiunti.
La mostra è stata inaugurata pochi giorni prima dell’annuncio ufficiale delle “improvvise dimissioni” di Carlos Tavares dalla carica di amministratore delegato di Stellantis, il gruppo automobilistico in cui era confluita la Fiat (già FCA) nel gennaio del 2021, dopo che, nel 2014, sotto la guida di Sergio Marchionne, era stata costituita la FCA (Fiat Chrysler Automobiles) con trasferimento della sede da Torino ai Paesi Bassi.
John Elkann, l’erede a suo tempo designato da Gianni Agnelli per guidare il Gruppo Fiat, ha assunto ad interim le cariche che erano di Carlos Tavares, in attesa di individuarne il successore, e si è rivolto ai dipendenti del gruppo automobilistico con un messaggio che inizia con “Cari colleghi e care colleghe di Stellantis“, proseguendo con “oggi mi trovo ad Auburn Hills e, nelle prossime settimane, cercherò di raggiungere il maggior numero di sedi e di incontrare di persona il maggior numero di voi.
Come sapete, ieri, domenica, abbiamo annunciato la notizia delle dimissioni di Carlos Tavares. Sono stati giorni difficili, con Carlos abbiamo percorso tanta strada e abbiamo ottenuto risultati importanti. Gli sarò sempre grato per il ruolo che ha avuto nella creazione di Stellantis. Tuttavia, il nostro Consiglio di amministrazione ha deciso, per il bene dell’Azienda, che era giunto il momento di separare le nostre strade.
Molti di voi si chiederanno cosa ci sia dietro la sua partenza anticipata. La semplice verità è che nelle ultime settimane sono emersi punti di vista diversi. In particolare, il Consiglio ha ritenuto che l’attenzione per la nostra Azienda e per i nostri stakeholder dovesse essere orientata al lungo termine.
Come sapete meglio di chiunque altro, questi sono tempi duri per il nostro settore. Li abbiamo già affrontati in passato e li abbiamo sempre indirizzati a nostro vantaggio.“
Era Fiat, è stata FCA, è stata Stellantis: ci sarà ancora un futuro per l’industria automobilistica in Italia?
Il mercato automobilistico oggi è in crisi (lo dimostrano le difficoltà di Volkswagen, con annunci di chiusura di stabilimenti in Germania), ma la crisi della Fiat purtroppo è iniziata da tempo: oggi la Casa che compie 125 anni non ha nuovi modelli in produzione e i numeri di vetture prodotte in un anno sono pari a qualche migliaia, a fronte dei numeri a sei zeri degli anni in cui non si poteva immaginare la fine per il Gruppo (Fiat, Lancia, Alfa Romeo, ecc.).
Potrai trovare molte fotografie della produzione del Gruppo Fiat negli album disponibili sulla pagina Facebook di OkFoto.it; tra questi troverai: