A Natale ogni giorno è buono per gustare la Merenda reale

A Natale ogni giorno è buono per gustare la Merenda reale

 

Merenda reale con Barbara Ronchi della RoccaMetti una giornata d’inverno, metti la voglia di qualcosa di buono, di un’atmosfera di festa come sempre accade nel periodo di fine anno. Che fare? Non hai certo la voglia di andare a confonderti con la massa di disorientati, che non trova niente di meglio che affollare i centri commerciali anche nei giorni di festa e quando non ha alcuna necessità di fare acquisti: centri tutti uguali, caotici, con le medesime iniziative escogitate per farti comperare qualcosa, comunque sia.

Ti ricordi allora di avere sentito parlare della Merenda reale e che a descriverne le caratteristiche, gli aneddoti e le regole del bon ton che l’accompagna era stata Barbara Ronchi della Rocca.

I portici del Caffè reale a Palazzo Reale di TorinoMerenda reale del Settecento servita ai tavoli del caffè

Un rito, quello della Merenda reale, che nasce nel Settecento, quando i regnanti di Casa Savoia si deliziavano a corte con cioccolata calda e biscotti da intingere nella bevanda (da cui il termine “bagnati”). Sarà accompagnato, dal 1800, dall’abitudine di degustare il Bicerin presso i caffè di Torino: Bicerin che diventa la consumazione abituale del mattino, da assumere entro l’ora di pranzo (a quei tempi le 12).

Nasce così un altro rito che portò anche cambiamenti negli usi e costumi del tempo: con il permesso dato alle “signore per bene” di entrare da sole nei caffè per consumare il Bicerin

Arredamenti eleganti per i caffè storici di Torino

Nell’ambito delle tante iniziative previste a Torino per “Un Natale coi fiocchi”, dal 19 dicembre sino al 10 gennaio 2016 alcuni locali storici della città propongono tutti i giorni – invece che soltanto nel fine settimana- la Merenda reale, sia nelle modalità in uso nel Settecento sia in quelle dell’800.

Sarà così possibile gustare la cioccolata calda fatta con l’acqua, così come vuole la tradizione, servita con i biscotti di pasticceria da intingere (savoiardi, torcetti, piccole meringhe, baci di dama, ecc.); oppure si potrà sorseggiare il Bicerin a base di caffè, fior di latte e cioccolata: esattamente come accadeva nell’Ottocento quando Torino, capitale del gusto, poteva già vantare una ricca costellazione di caffè e pasticcerie frequentati dalla ricca borghesia ma anche dai Reali e dalla loro corte.

In attesa di degustare la Merenda reale

Aumentano dunque le occasioni per degustare una bevanda buonissima ma anche per riscoprire (o scoprire per la prima volta) angoli più o meno noti di Torino, una città che non finisce di stupire per la sua bellezza e la sua Storia.

Accadrà così che, dopo esserti seduto al tavolino di uno dei locali che aderiscono all’iniziativa, dopo aver scattato l’ormai immancabile fotografia con lo smartphone, dopo non essere riuscito a evitare l’ennesimo selfie da postare subito sulla tua pagina Facebook, deciderai di spegnere il telefonino.

la tradizione della merenda reale e del bicerin

Allora incomincerai a guardarti attorno per scoprire particolari trascurati fino a quel momento (gli arredamenti del locale, le porcellane, i colori del soffitto): scoprirai anche la bellezza di dialogare con le persone che ti stanno accanto e ti accorgerai di quanto è più bello il mondo che ti circonda, se visto con i tuoi occhi e non sullo schermo rettangolare dello smartphone. Essendo impegnato nel gustare la Merenda reale, dovendo scegliere quale pasticcino assaggiare per primo, ti accorgerai che non è indispensabile rispondere immediatamente agli sms delle amiche, commentare le fotografie che le tue “amicizie Facebook” continuano a postare incessantemente. Non solo, finita la Merenda reale e uscito dal locale, ti guarderai attorno e vedrai gli addobbi di Natale, le Luci d’artista, i colori del cielo di Torino, le vie e le piazze, le facciate e i cortili degli storici palazzi del centro città.

Gli argenti di Casa Savoia al Caffè reale gestito da Gerla 1927

Ti renderai finalmente conto che si può camminare senza tenere in mano il cellulare e portarlo in continuazione all’orecchio per parlare parlare parlare al telefono con qualcuno che, allo stesso modo, magari sta passeggiando dall’altro lato della stessa piazza.

Tornerai a casa soddisfatto di avere passato un momento diverso, gustandoti la Merenda reale. E se a quel punto l’astinenza da telefonino sarà ormai insopportabile, potrai raccontare a tutti gli amici quell’intervallo di vita dolce e colorata che ti sei preso.

I locali che aderiscono all’iniziativa della Merenda reale del Settecento sono il Caffè reale di Palazzo Reale (a cui si riferiscono le immagini della pagina e che recentemente è stato affidato alla gestione del gruppo Gerla 1927), la Caffetteria del Castello di Rivoli, la Caffetteria degli argenti della Reggia di Venaria, il Caffè Madama di Palazzo Madama. Il costo della Merenda reale è di 10 euro a persona.

argenti e porcellane di Casa Savoia

La Merenda reale dell’Ottocento (12 euro a persona) può essere gustata presso il Caffè Elena, la Gelateria Pepino, il Neuv caval ‘d Brons, il caffè San Carlo e la Torrefazione Moderna.

 

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