Nei maestosi spazi della Reggia di Venaria sfilano in mostra alcune meravigliose carrozze di gala di papi, principi e re: tra queste la carrozza di papa Pio IX e quella di re Vittorio Emanuele II. Completano l’allestimento della mostra tre portantine di corte del Settecento e l’automobile Itala “Palombella”, del 1909, appartenuta alla regina Margherita.
La mostra, inizialmente aperta fino al 2 febbraio 2014, è stata prorogata fino al 22 giugno 2014, racconta la storia delle carrozze di gala delle corti italiane: dei papi, dei re, dei principi che le usarono; degli architetti che le disegnarono; degli artisti che le realizzarono. La mostra, organizzata dalla Reggia di Venaria, dal Palazzo del Quirinale e dal Polo Museale Fiorentino – Palazzo Pitti, con la generosa collaborazione dei Musei Vaticani e il sostegno straordinario della Compagnia di San Paolo, costituisce il primo esito della collaborazione fra le Regge delle tre capitali d’Italia per proporre eventi espositivi e studi sulle corti della Penisola, in particolare su quella del Regno d’Italia.
|
Scuderia Juvarriane: carrozze regali |

La mostra “Carrozze regali: cortei di gala di papi, principi e re” è ospitata nelle Scuderie Juvarriane, opera di grande pregio architettonico, realizzate dal 1722 al 1727 da Filippo Juvarra , con oltre 140 metri di lunghezza per quasi 15 di larghezza ed altrettanti di altezza.
Sul sito della Reggia si legge che “la Scuderia Grande poteva contenere 160 cavalli: dei box lignei -oggi scomparsi- restano i precisi disegni realizzati dai mastri minusieri. Le amplissime dimensioni di questo ambiente, maggiori di qualsiasi altra scuderia di residenza reale presente in Piemonte (confrontabili con quelle realizzate da Jean Auber nel 1719 a Chantilly, per il Gran Condé), rivela non solo l’importanza del cavallo nella grande coreografia delle cacce reali, ma anche l’ambizione della committenza.”

Le carrozze di gala esposte nelle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria erano destinate alle grandi cerimonie della corte: ovvero alle rare occasioni in cui i sovrani si mostravano ai loro sudditi per recarsi a teatro, in chiesa in occasione di particolari funzioni religiose, per partecipare alle grandi cerimonie pubbliche. Altre occasioni di impiego delle carrozze di gala erano gli spostamenti del re da una residenza all’altra. Per queste ragioni, la carrozza di gala doveva essere il più preziosa e ricca possibile: quasi a trasformarsi in una scena teatrale in movimento.
Nelle nostre fotografie c’è il racconto di una visita che vale la pena di fare, per ammirare -anche nei particolari- le splendide carrozze di gala esposte.
La berlina pontificia di gala , realizzata dai fratelli Casalini di Roma (la loro firma è ben leggibile sui pignoni delle ruote) che avevano i laboratori in via Margutta, a due passi da piazza di Spagna, per essere trainata da quattro cavalli.
E’ predisposta come una sala, con l’interno tappezzato in damasco di seta cremisi, dove è ospitato il trono dal quale il pontefice benediceva la folla.
Nella stoffa che copriva il tetto all’interno della cassa era tessuto con ricami in rilievo di filo d’argento lo Splendore, la colomba dello Spirito santo circondato dai raggi.
La berlina di gala di Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, realizzata nel 1838, ha una cassa in rame dorato con applicazioni in argento sbalzato che raffigurano le allegorie di Napoli e Palermo, a cui fu aggiunto l’arme dei Savoia quando il Regno delle Due sicilie fu annesso al Regno d’Italia.
La berlina di gran gala del granduca Ferdinando III di Lorena fu costruita circa duecento anni fa (1817-1818) a Firenze. Sulla cassa dorata Antonio Marini rappresenta in chiave allegorica il tema della successione tra i Medici e i Lorena.
Il Berlingotto di gran gala del duca Vittorio Emanuele è un coupè a due posti, realizzato in occasione del matrimonio del duca (secondogenito di Vittorio Amedeo III di Savoia) con Maria Teresa Asburgo Este (figlia del governatore di Milano Ferdinando d’Asburgo Lorena) nell’aprile 1789 a Novara.
I festeggiamenti, per l’importanza di quelle nozze, furono caratterizzati da sontuosi cortei di carrozze che raggiunsero anche la Venaria Reale prima di concludersi a Torino.
La cassa è dipinta su fondo giallo oro con figure femminili che sorreggono medaglioni con le iniziali “VE”
Nelle fotografie realizzate per www.okfoto.it alcuni particolari delle carrozze di gala in mostra.
Per informazioni su orari e prezzi puoi visitare il sito de La Venaria Reale www.lavenaria.it
Forse ti interessano anche:
Sfilata di carrozze d’epoca nei giardini della Reggia
Le creazioni di Roberto Capucci in mostra alla Reggia