Qualunque cosa succeda: il monito molto attuale di Giorgio Ambrosoli

Qualunque cosa succeda: il monito molto attuale di Giorgio Ambrosoli
Pierfrancesco Favino impegnato a Torino per le riprese della fiction
Pierfrancesco Favino
L'attore Pierfrancesco Favino nei panni di Ambrosoli
Favino

La notte dell’ 11 luglio 1979 l’avvocato Giorgio Ambrosoli, liquidatore della Banca Privata Italiana, veniva assassinato a Milano da William Arico, un killer assoldato da Michele Sindona. Sono passati 35 anni da quell’omicidio: ma nulla sembra essere cambiato, con  i  politici coinvolti in indagini per corruzione, per finanziamenti illeciti ai partiti:  dal Mose di Venezia  all’ Expo di Milano; altre indagini  vedono coinvolti alti ufficiali della Guardia di Finanza. Favino a Torino per la fiction Qualunque cosa succeda

 

 

 

 

 

 

Rileggere oggi la lettera che Ambrosoli scrisse alla moglie (che riportiamo integralmente nel post) è utile per capire quanta strada ci sia ancora da percorrere da parte della classe politica e dirigente coinvolta continuamente in scandali e malaffare. Qualcuno vorrà e saprà raccogliere il monito di Ambrosoli : “far politica per il Paese e non per i partiti”?

Oltre un anno fa, per ricordarne la figura, la RAI ha girato a Torino  una fiction che prende il titolo proprio da una frase contenuta in quella lettera: Qualunque cosa succeda. Pubblichiamo alcune immagini, con Pierfrancesco Favino nei panni dell’avvocato Ambrosoli, per la regia di Alberto Negrin.

« Anna carissima, è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della BPI, atto che ovviamente non soddisferà molti e che è costato una bella fatica. Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il paese. Ricordi i giorni dell’UMI, le speranze mai realizzate di far politica per il Paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l’incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato – ne ho la piena coscienza – solo nell’interesse del Paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo. I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [… ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il Paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell’altro.. Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi (…) Giorgio »

Una Alfa Romeo Giulia della Polizia impegnata nelle riprese
Alfa Romeo Giulia della Polizia

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