Gay Pride: a Torino un festoso corteo per il riconoscimento dei diritti

Gay Pride: a Torino un festoso corteo per il riconoscimento dei diritti

 

 Un partecipante al gay pride torinese

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha aperto la parata del Gay Pride Torino. Un forte segnale di discontinuità rispetto alla precedente posizione del leghista Roberto Cota che aveva sempre negato il patrocinio della Regione alla manifestazione (Leggi il post sul Gay Pride 2013 a Torino). Chiamparino è arrivato in piazza XVIII Dicembre, a Porta Susa, quando i carri erano ormai pronti per sfilare e il popolo che combatte per il riconoscimento della parità dei diritti civili per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender era da tempo già schierato con i suoi colori, le bandiere, con  i bambini per mano a due mamme o a due papà,  e festosamente attendeva l’inizio della sfilata.

Anche Sergio Chiamparino ha sfilato nel corteo del gay pride di Torino gay-pride-torino

Nella Giornata mondiale dell’Orgoglio Lgbt la presenza di Chiamparino in testa al corteo ha voluto significare un messaggio di condivisione delle richieste del movimento Lgbt e della maggioranza dei cittadini. Una testimonianza che aiuta: perché la presenza di Chiamparino -quale presidente della Regione Piemonte ed ex sindaco di Torino- necessariamente deve essere testimoniata da tutti i media e questo non può che aiutare la causa di chi combatte per il riconoscimento dei propri diritti.

D’altra parte, nell’osservare la folla che ha atteso e visto sfilare il colorato corteo si registra un evidente segnale positivo, vale a dire che la società civile è pronta al riconoscimento dei diritti del movimento: purtroppo è la classe politica che è in ritardo nell’adeguare le leggi alle richieste del movimento Lgbt.

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A Torino la Giornata internazionale delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali è stata una grande festa. Il corteo per il rispetto e il riconoscimento dei diritti Lgbt e contro le discriminazioni sessuali ha  attraversato il centro città (da piazza XVIII Dicembre è sfilato lungo via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello e via Po, fino in piazza Vittorio Veneto) attirando l’attenzione dei torinesi a passeggio, giovani e meno giovani, in una atmosfera caratterizzata da tanta allegria e da tanti colori …

 

Per richiamare l’attenzione della società sul problema del mancato pieno riconoscimento dei diritti Lgbt il collettivo universitario Lgbt Identità Unite ha lanciato la campagna social «Give Me 5 Give Me Rights», invitando tutti a scattare fotografie da pubblicare nell’album con #GiveMe5GiveMeRights: una raccolta di fotografie con cui gli universitari testimoniano per immagini il loro messaggio di richiesta dei diritti.

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Il sindaco Piero Fassino aveva inviato un messaggio agli organizzatori del Gay Pride: «Ciascuno ha diritto a vivere liberamente le sue opinioni, i suoi valori, il suo orientamento sessuale. E una società democratica e libera ha il dovere di consentire a ogni persona di poter vivere senza l’oppressione dei pregiudizi e della discriminazione. D’altra parte in pochi anni la società italiana ha finalmente riconosciuto quel che fino a ieri era irriso, nascosto, negato. Per questo è tempo che anche l’Italia adotti leggi e ordinamenti che contrastino ogni forma di omofobia e riconoscano come legittimo l’orientamento sessuale di ogni persona rimuovendo gli ostacoli all’affettività e all’amore tra persone dello stesso sesso. L’auspicio è, dunque, che il Parlamento e le Istituzioni del nostro Paese compiano rapidamente scelte irreversibili di civiltà e libertà».

Ora ci si attende che dalle parole si passi ai fatti.

Nelle nostre fotografie, alcuni momenti della sfilata: altre  immagini sono disponibili sulla pagina Facebook di Okfoto

Un album bello e colorato come quello del Gay pride 2013

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 Clicca sulle immagini per ingrandirle

 

OkFoto.it

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