Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino inaugura la mostra FERRARI DESIGN. CREATIVE JOURNEYS 2010-2025, aperta al pubblico fino a domenica 8 marzo 2026.

Il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino inaugura la mostra FERRARI DESIGN. CREATIVE JOURNEYS 2010-2025,  aperta al pubblico fino a domenica 8 marzo 2026.

 Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino inaugura la mostra FERRARI DESIGN. CREATIVE JOURNEYS 2010-2025, realizzata in collaborazione con Centro Stile Ferrari e Musei Ferrari; la mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 8 marzo 2026.

Ferrari Daytona

La mostra FERRARI DESIGN. CREATIVE JOURNEYS 2010-2025 è la prima di una serie di esposizioni tematiche progettate dal Museo insieme a centri stile, designers, aziende e collezionisti e ospitate nel nuovo spazio espositivo del Museo dedicato al DESIGN: 2000 mq che parlano di creatività industriale e processo progettuale, in un percorso didattico che accompagna il visitatore attraverso l’evoluzione dello stile automobilistico e del design di prodotto – dagli oggetti iconici agli arredi, fino alle soluzioni tecnologiche più innovative. La nuova sezione dedicata al DESIGN si inserisce in un più ampio progetto di aggiornamento del percorso di visita attraverso il quale il Museo ha ripensato gli strumenti per comunicare la sua collezione in modo accessibile, contemporaneo, trasversale e sostenibile

“Oggi inauguriamo Sulle strade del design, il nuovo spazio espositivo dedicato al progetto industriale: qui il MAUTO allarga lo sguardo e le radici dall’automobile, prodotto complesso e sintesi per eccellenza, al design industriale totale” dichiara Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO. “Sotto la guida dei curatori Silvia Baruffaldi e Marco Sanmicheli l’esposizione costruisce accostamenti metodologici secondo criteri di ispirazione e comparazione. Le personalità che hanno definito la storia dell’automobile, come Marcello Gandini, Giorgetto Giugiaro, Paolo Martin, Leonardo Fioravanti, Aldo Brovarone, Ercole Spada, Giovanni Michelotti, e davvero tanti altri, si affacciano dalla “parete – album” e dalle videointerviste, per ammirare la selezione di oggetti di product design ideati da figure altrettanto straordinarie come Franco Albini, Achille Castiglioni, Marco Zanuso, Joe Colombo, Vico Magistretti, e anche qui molti altri colleghi di percorso, materializzando così un ponte ideale che superi la separazione strumentale tra car design e product design, e identicamente tra Torino e Milano, poli dei due “generi”.

Flavio Manzoni

In esposizione undici vetture che rappresentano il distillato del lavoro del team diretto da Flavio Manzoni selezionate tra gli oltre settanta modelli progettati a Maranello dal 2010 e corredate da un allestimento che valorizza non soltanto il risultato finale, ma l’intero processo creativo. Disegni e immagini del making of testimoniano un approccio che ricerca una bellezza formale mai fine a sé stessa, con soluzioni estetiche puntualmente finalizzate alla funzione e alla performance.

“È un grande piacere per me e il mio team di designer e modellisti vedere il Centro Stile Ferrari protagonista dell’inaugurazione di questo nuovo spazio dedicato al design all’interno del Museo Nazionale dell’Automobile” dichiara Flavio Manzoni, Ferrari Chief Design Officer. “La creazione del Centro Stile Ferrari ha rappresentato un passaggio importante per il marchio. L’internalizzazione del design ha permesso di ottimizzare le sinergie e la stretta collaborazione con i reparti tecnici Ferrari, inclusi gli aerodinamici e gli ingegneri che si occupano di materiali e tecnologie, ed è stata fondamentale per l’evoluzione della produzione Ferrari. L’obiettivo dell’allestimento qui è quello di mettere in luce questo dialogo quotidiano tra designer e ingegneri, una vera e propria sinergia che offre un’interazione continua a vantaggio dell’intero processo di innovazione.”

Ferrari Monza SP1

Sono presenti modelli di stile in scala 1:1 – la FERRARI FXX-K del 2014, vincitrice del Compasso d’Oro 2016, versione estrema di LaFerrari dedicata all’uso esclusivo in pista; la FERRARI DAYTONA SP3 del 2021, appartenente alla serie Icona ispirata alle automobili d’epoca; la FERRARI Vision Gran Turismo del 2022, prima concept car della Casa di Maranello dedicata al mondo del motorsport virtuale, realizzata per celebrare il settantacinquesimo anniversario della Ferrari; la FERRARI F80 del 2024, che rappresenta l’apice della tecnologia applicata a una supercar; la FERRARI 12CILINDRI del 2024, che combina tradizione e innovazione. Tra le vetture di produzione figurano la FERRARI LAFERRARI del 2013, prima Ferrari stradale a sfruttare l’alimentazione ibrida elettrica; la FERRARI MONZA SP1 del 2018, vincitrice del Compasso d’Oro 2020 e rievocazione contemporanea di un modello iconico del marchio; la FERRARI SF90 STRADALE del 2019, prima vettura ibrida PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) di serie; la FERRARI 296 GTB/GTSdel 2021, rivoluzionaria vettura di gamma che monta un 6 cilindri; e la FERRARI PUROSANGUE del 2022, vincitrice del Compasso d’Oro 2024, dall’innovativa architettura “transaxle sportiva”, con motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore. Chiudono la selezione due esemplari unici: la FERRARI SP38One-Off del 2018, e la FERRARI P80/C del 2019.

 

Ferrari P80 C

“Il design è il linguaggio con cui l’automobile comunica con il mondo – dichiara Lorenza Bravetta, direttore del MAUTONel tempo è diventato una delle sue espressioni più distintive, capace di suscitare emozione e stimolare cultura e innovazione. Lo spazio espositivo sul design nasce con l’obiettivo di valorizzare il processo creativo e i suoi protagonisti: designer, carrozzieri e visionari che, con il loro lavoro, hanno contribuito a plasmare l’immaginario collettivo legato all’automobile, così come quello del design di prodotto e industriale, dagli oggetti quotidiani agli arredi e alle soluzioni tecnologiche più innovative. Il suo riallestimento rappresenta un intervento strategico, pensato per rispondere all’evoluzione dei linguaggi espositivi e delle tecnologie progettuali”.

Curata da Silvia Baruffaldi – Direttore Responsabile di AUTO&DESIGN – e progettata dallo Studio Librizzi con Leftloft per la parte di allestimento multimediale, la sezione si sviluppa su quasi 2.000 mq e comprende lo spazio destinato alle mostre temporanee e un’area didattica permanente, realizzata in collaborazione con Triennale Milano per la parte dedicata al design di prodotto.

“La nuova sezione Design del MAUTO celebra l’evoluzione creativa come un ponte tra il passato analogico del car design e il suo futuro digitale – dichiara Silvia Baruffaldi, curatrice di spazio DESIGN. In un percorso che affianca disegni originali su carta e modelli di stile alla contemporaneità, il visitatore rivive la transizione dalla matita, dai marker e dai curvilinei – strumenti che hanno dato forma alle icone della carrozzeria storica – alle immagini generate con tavolette grafiche e realtà virtuale, fino all’innovazione dei materiali, con uno speciale allestimento dedicato alla ricerca di soluzioni attuali e sostenibili. È il racconto di un design divenuto processo integrato, dove lo stile non è ornamento ma innovazione continua, opera dei car designer: dai grandi maestri autodidatti del passato ai creativi di oggi e di domani, formati nelle scuole di transportation design”.“Il nuovo spazio del MAUTO dedicato al Design del Mauto è un luogo pensato per raccontare l’evoluzione dell’automobile attraverso lo sguardo del progetto, intrecciando linguaggi, usi e costumi che hanno accompagnato più di un secolo di storia – dichiara l’architetto Francesco LibrizziUn dispositivo di lettura e interpretazione che offre un modo inedito di leggere il rapporto tra l’automobile e la società”.

Citroen DS

L’allestimento si sviluppa attraverso una sequenza di superfici disposte a ventaglio che scandiscono il percorso e accolgono una selezione di oggetti, modelli e documenti. Ogni elemento diventa tappa di una narrazione che supera il confine tecnico dell’automobile per toccare il design e la produzione industriale, la moda, la grafica e la cultura visiva del proprio tempo. Dall’ideazione del prodotto – con il processo creativo che trasforma un’intuizione in un modello concreto – alla trasformazione dello stile automobilistico nel tempo, lo sguardo si amplia fino a comprendere i cambiamenti della società e della tecnologia che hanno influenzato, e sono stati a loro volta influenzati, dall’automobile. Dodici casi studio di vetture significative nella storia del car design – la Fiat 3 ½ HP del 1899, la Lancia Aprilia del 1936, la Citroen DS del 1955, la Fiat Nuova 500 del 1957, la Volkswagen Golf del 1974, la Ferrari 512 BB del 1976, la Fiat Panda del 1980, la Renault Espace del 1984, la Toyota Prius del 1997, la Audi A6 del 2004, la Range Rover Evoquedel 2011 e la Hyundai Ioniq 5 del 2021 – scandiscono le tappe fondamentali di questa evoluzione, mentre una selezione di oggetti di design industriale mette in relazione l’estetica dell’auto con i linguaggi del costume e della cultura. Il racconto si completa con una spettacolare proiezione multimediale a parete che racconta il morphing – l’evoluzione delle forme – e una serie di interviste ai protagonisti del car design – designer, carrozzieri, imprenditori – che, con la loro creatività e visione, hanno contribuito a rendere Torino un punto di riferimento internazionale per lo stile e l’innovazione automobilistica.

La sezione dedicata al design di prodotto è realizzata in collaborazione con Triennale Milano – che ha concesso in prestito numerosi materiali dalle sue collezioni – e curata da Marco Sammicheli, curatore per il settore design, moda e artigianato di Triennale Milano e direttore del Museo del Design Italiano. Tra gli oggetti esposti figurano capolavori come la Poltrona Tre Pezzi di Franco Albini e Franca Helg (1959, Cassina), lo Sgabello Mezzadro e la Lampada Toio degli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, il Televisore portatile Algol TVC11 di Marco Zanuso e Richard Sapper, il Giradischi GA45 Pop e la Calcolatrice Divisumma 28 di Mario Bellini, la Lampada Eclisse di Vico Magistretti, il carrello servitore Boby di Joe Colombo, e una selezione di oggetti della serie “I like Bike” di Monica Bolzoni. Questi pezzi, insieme ad arredi, lampade, strumenti tecnologici e oggetti iconici, offrono ai visitatori un viaggio attraverso l’evoluzione del design industriale e di prodotto, mettendo in luce creatività,funzionalità e innovazione.

La selezione di vetture esposte in questa sala racconta oltre sessant’anni di evoluzione del car design, attraverso modelli che hanno segnato la storia dell’automobile per innovazione tecnica, formale e culturale. Dalla Giulietta Sprint del 1954, creata da Franco Scaglione per la Bertone, simbolo di eleganza e rinascita industriale dell’Italia del dopoguerra, al suo “Mascherone” in legno, preziosa testimonianza del processo artigianale che precedeva la realizzazione della carrozzeria, il percorso si apre con un omaggio all’eccellenza del design torinese. A seguire, la Citroën DS 19 del 1955, progettata dall’italiano Flaminio Bertoni, rivoluziona il concetto stesso di automobile con la sua linea fluida e aerodinamica, divenendo emblema di modernità e progresso tecnico. Il viaggio si conclude con la Ferrari Monza SP1, modello di stile del 2018 che reinterpreta in chiave contemporanea le barchette da corsa del passato, fondendo memoria storica e visione futuristica.

“Mascherone” Alfa Romeo Giulietta

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