A Torino l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) spegne 50 candeline

A Torino l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) spegne 50 candeline

ASI 50 anni dopo ASI, 50 anni dopo. L’ Automotoclub Storico Italiano (ASI) costituito nel 1966 è, come si legge sul sito dell’ASI, “una Federazione composta da 263 club federati e 38 club aderenti, che riunisce circa 202.000 appassionati di veicoli storici e rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano presso tutti gli organismi nazionali ed internazionali competenti”.

Per festeggiare i suoi primi 50 anni l’ASI ha organizzato lo scorso 14 settembre un incontro a Bardolino (dove il 25 settembre di mezzo secolo fa, dalla fusione del Veteran Car Club di Torino e della milanese Fiame, nacque l’ASI) e un “ASI Show” a Torino nel fine settimana del 16 e 17 settembre 2016. Due eventi dove è stato possibile ammirare alcuni dei più bei veicoli (automobili, motociclette, veicoli militari, trattori, aerei, camion) iscritti all’ASI.Moto militare esposta in occasione dei festeggiaenti ASI

Purtroppo, la concomitanza della data scelta per i festeggiamenti a Torino con lo svolgimento del Gran Premio Nuvolari a Mantova (tra le rievocazioni storiche più frequentate al mondo) è forse una delle ragioni della mancanza di alcuni modelli di veicoli d’epoca particolarmente interessanti. In ogni caso, la sensazione è che si sia trattato di una festa in famiglia, sostanzialmente per gli addetti ai lavori, più che di un evento studiato anche per gli spettatori. Cosa rispettabilissima: ma se gli organizzatori si erano posti l’obiettivo, con queste celebrazioni, di coinvolgere il grande pubblico per favorire ulteriormente la diffusione del collezionismo dei mezzi d’epoca, forse dovranno rivedere qualcosa prima dei festeggiamenti per i 60 anni.

Asi 50 anni dopoPer certi versi ci è sembrato di rivedere gli errori già riscontrati in occasione del Centenario Maserati: un importante raduno internazionale, con automobili bellissime e con alcuni pezzi di particolare valore, che, nella sua conclusione a Torino, non ha saputo coinvolgere il pubblico degli appassionati a causa di una comunicazione troppo mirata a chi le Maserati già le possiede. La nostra sensazione è che la stessa cosa sia accaduta per “ASI 50 anni dopo”: certamente le varie Federazioni, i club, gli addetti ai lavori sono stati informati dell’evento torinese; però, basta una semplice ricerca su Google con “ASI 50 anni dopo” per accorgersi che la copertura dei media è stata bassa (quasi nulla prima dell’evento) e questo non fa certamente bene al mondo del collezionismo (e in generale al mondo dell’automobilismo e del motociclismo). Abbiamo sentito tante persone che, presenti nei luoghi in cui i veicoli sono stati esposti (il Lingotto, la Basilica di Superga, piazza Cavour, la Reggia di Venaria, Lungo Po Diaz), si sono stupite di non aver saputo in alcun modo della manifestazione prima di quel momento.

Camion ASI 50 anni dopo a TorinoLa cosa è ancora più evidente se si pensa a come Torino ha risposto, in termini di partecipazione di pubblico e d’interesse, al rinato Salone dell’automobile, con oltre mezzo milione di spettatori e con ali di folla lungo il percorso del Gran Premio Parco Valentino per vedere sfilare auto d’epoca e moderne. Torino, nonostante le difficoltà del Gruppo FCA, ama ancora moltissimo l’automobile: è un peccato che un evento così importante come l’anniversario ASI non abbia avuto la giusta cornice del pubblico degli appassionati.

Infine, un’annotazione a margine della cronaca. Nei mesi scorsi ASI si è aggiudicata all’asta la collezione che fu di Bertone: un gesto molto apprezzato, che ha consentito di salvare un pezzo importante della storia dell’automobilismo. Sono ormai passati mesi da quel momento: alcuni pezzi di quella collezione sono stati esposti al Lingotto, lo scorso febbraio,  in occasione di Automotoretrò 2016Quanto bisognerà ancora attendere per trovare una sede adatta a esporre tutta la collezione Bertone? In cuor nostro ci eravamo illusi che l’evento “ASI 50 anni dopo” potesse essere la giusta occasione per darne l’annuncio,  ma non ci pare sia stato così.

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