L’arte della bellezza: i gioielli di Gianmaria Buccellati in mostra alla Reggia di Venaria

Paola Zini, presidente de La Venaria Reale, e Mario Turetta, che de La Venaria è il nuovo direttore, non potevano iniziare meglio il loro mandato: aprendo la stagione 2015 della Reggia di Venaria con una mostra dedicata all’arte di Gianmaria Buccellati.
La primavera sboccia alla Reggia di Venaria con i bagliori dei meravigliosi gioielli esposti, sino al 30 agosto 2015, nelle Sale delle Arti della Reggia sabauda alle porte di Torino.
Una mostra molto ricca, con un centinaio di opere preziose ed uniche a testimoniare la creatività e l’eccellenza artigianale, nel rispetto della tradizione orafa della famiglia, che ripercorre la storia artistica (e imprenditoriale) di Buccellati, sottolineandone la genialità.
Curata da Chiara Tinonin, affiancata da Gianmaria Buccellati e dalla moglie Rosie, l’esposizione nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Gianmaria Buccellati, la Fondazione di studi dell’arte orafa e dei suoi protagonisti, che ha sede in Svizzera e, ovviamente, il Consorzio della Venaria Reale.
Gianmaria Buccellati nasce a Milano il 21 maggio 1929, quarto di cinque fratelli. Segue la carriera del padre Mario iniziando a lavorare, a soli 16 anni, nel negozio e nei laboratori, affiancando gli artigiani per imparare l’arte orafa. Tre anni dopo il padre gli affida la direzione del negozio di Milano accanto alla Scala, mettendolo così nelle condizioni di conoscere personalmente gli esponenti della imprenditoria e della finanza milanese. Agli inizi degli Anni Cinquanta Mario decide di spostare Gianmaria alla direzione del negozio di via Condotti a Roma: ma poichè Gianmaria si rende troppo autonomo rispetto alla sede direzionale di Milano, dopo soli due mesi lo fa rientrare nella sede milanese di via Santa Margherita. Lavorarono, così, affiancati rafforzando il reciproco rapporto di stima. Mario Buccellati, che aveva capito che suo figlio Gianmaria stava diventando il suo alter ego, giudicandolo un creatore geniale e un raffinato gioielliere, muore il 5 maggio 1965, lasciando al figlio una raccomandazione: “Gianmaria, me racumandi el mè lavurà”.
Gianmaria svilupperà il proprio marchio fino a raggiungere un prestigioso traguardo con l’apertura, nel 1979, della grande boutique in Place Vendome a Parigi, capitale mondiale dell’haute joaiellerie, a cui è dedicata una intera sala della mostra.
La mostra si sviluppa in tre sezioni: da quella dedicata alla eredità creativa del padre si passa a quella dedicata all’alta oreficeria di Gianmaria Buccellati, per concludere con la sezione che ospita le preziosissime coppe delle Collezioni di Boscoreale e degli Oggetti preziosi, creazioni realizzate per pura finalità artistica.
Ogni visitatore sarà affascinato dai preziosi oggetti esposti nelle varie sale, ambientate dalle immagini del fotografo Giò Martorana. A cui si deve l’interpretazione fotografica della Spilla Gran Dama: allegoria della fecondità, è stata realizzata nel 2013 con l’impiego di una rarissima perla Melo-Melo dei mari del Vietnam, tredicesima per colore e dimensioni su circa cento esemplari esistenti.
La mostra che inaugura la stagione espositiva della Reggia di Venaria prosegue il filone delle esposizioni dedicate alle arti decorative e ai mestieri preziosi (per esempio Fabergè e Roberto Capucci): una occasione per i visitatori di EXPO 2015, che con circa un’ora di viaggio, potranno raggiungere La Venaria per ammirare l’arte e la creatività del “made in Italy”.









