Il Flauto magico chiude il Festival Mozart
Il Flauto magico chiude stasera il Festival Mozart, iniziato venerdì 18 luglio 2014 con il Don Giovanni.
Dopo il grande successo del Festival Beethoven dello scorso anno, se mai ci fossero stati timori nel riproporre la manifestazione, sono stati cancellati dalla grande partecipazione del pubblico entusiasta. E’ sempre molto difficile calcolare il numero delle persone presenti ma, se si tiene conto anche dei concerti che hanno avuto luogo in vari punti della città, il numero complessivo degli spettatori ha superato le centomila persone dello scorso anno.
Ormai il Festival che Torino dedica ogni anno a un grande compositore è entrato a far parte delle belle cose che la città sa offrire ai torinesi e ai turisti. Per gli organizzatori si pone il non facile compito di organizzare il Festival 2015, quando in occasione di Expo 2015 e di Torino Capitale europea dello Sport, il pubblico sarà ancora più numeroso e occorrerà poterlo accogliere.
“Torino suona Mozart” era lo slogan scelto per il Festival Mozart; la musica di Mozart ha entusiasmato Torino; i concerti tenuti nel fantastico scenario di piazza san Carlo hanno coinvolto un pubblico di appassionati che ha sfidato le condizioni meteo non sempre favorevoli in questa estate torinese caratterizzata da forti temporali. Sempre più numerosi coloro che, nelle varie giornate, hanno assistito alle prove generali dei concerti, potendo così cogliere la cura dei particolari da parte dei direttori d’orchestra e di quelli artistici, da parte dei tecnici del suono e dei tanti addetti ai lavori che hanno reso possibile un così grande spettacolo.
Moltissimi i bambini presenti, bellissimi nei loro comportamenti spontanei al suono della musica di Mozart: c’era chi restava incantato a guardare l’orchestra, chi veniva colto da una gran voglia di ballare, chi magari era attratto dalla passerella in metallo davanti al palco e si divertiva ad aggiungere il suono del calpestio dei suoi passi al suono dell’orchestra…
Bambini che, contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto immaginare, sono rimasti educatamente in silenzio e al loro posto, al momento della esecuzione dei concerti.
A margine del Festival Mozart, crediamo giusto aggiungere due considerazioni positive che forse esulano dalla normale descrizione di un evento così importante.
La prima riguarda i “posti riservati”: come già accadde lo scorso anno per il Festival Beethoven, non erano nella prima fila ma in uno spazio defilato, nel quale si sono accomodati, tra gli altri, il sindaco Fassino, l’assessore Braccialarghe, il sovrintendente del Teatro Regio Vergnano, spettatori tra altre centinaia di spettatori.
La seconda è un ringraziamento alle persone dello staff di assistenza che, con garbo e gentilezza non comuni, hanno accolto e accompagnato le persone con disabilità ai posti loro riservati.
Infine un aspetto che, forse, i più non hanno preso in considerazione con la dovuta importanza: tutti gli spettacoli erano a ingresso libero. Considerata la cornice unica in cui si sono svolti, la bravura e la fama dei vari interpreti, siano essi cantanti che concertisti, che orchestre, che cori, che direttori, a nostro avviso avrebbero meritato qualche minuto in più di applausi al termine di ciascun concerto. Purtroppo, invece, la maggior parte degli spettatori, pur di andarsene appena concluso il concerto, si è limitata ad applaudire frettolosamente coloro che avevano offerto esecuzioni entusiasmanti, che avrebbero invece meritato un ringraziamento ben più manifesto.