17 marzo: festa dell’Unità nazionale, dell’Inno e della Bandiera tricolore

17 marzo: festa dell’Unità nazionale, dell’Inno e della Bandiera tricolore

17 marzo: festa della bandiera, della costituzione, dell'inno

 

Il 17 marzo si celebra in Italia la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.
 
Ricordate le polemiche della Lega quando, nel 2011, fu deciso di istituire la festività del 17 marzo per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia? L’allora ministro della Repubblica italiana, Roberto Calderoli,  definì il decreto legge «pura follia» e «incostituzionale». Adottare un provvedimento urgente per istituire la festività del 17 marzo, per Calderoli era «un decreto legge privo di copertura in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale». Calderoli era contrario «alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 marzo 2011, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica. Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l’esatto contrario».
 
Siamo al 17 marzo 2014: e quella che dovrebbe essere una ricorrenza  importante nella vita civile del nostro Paese, è passata senza particolari attenzioni.
Non ci sono state le polemiche di allora, ma neppure le attenzioni che una festa così importante dovrebbe avere nel Paese.
festa del 17 marzo
La fanfara dei Bersaglieri

 

A Torino la festa è stata ricordata ieri con una sfilata di Assoarma in via Roma; nella Capitale stamane c’è stata la cerimonia all’Altare della Patria, alla presenza del presidente Napolitano; c’è stato il sorvolo delle Frecce Tricolori (la stessa pattuglia acrobatica che non volò in occasione della Festa della Repubblica il 2 giugno:  si disse per contenere le spese; oggi possiamo permetterci di spendere?).
 
Sostanzialmente la ricorrenza è stata ignorata.
Tanto che sul sito del Ministero della pubblica istruzione
si può ancora leggere:
“Una grande festa in occasione della ricorrenza del giorno di 152 anni fa in cui è stato proclamato il Regno d’Italia. Il 17 marzo 1861, approdo di un lungo e difficile percorso di unificazione nazionale e allo stesso tempo inizio della nostra Storia comune. La ricorrenza è stata istituita come festività civile, il 23 novembre del 2012 con la legge n. 222, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica… La scuola infatti è più di ogni altra istituzione il luogo deputato al consolidamento di radici e principi comuni per la formazione e l’evoluzione dell’unità nazionale. Nell’ambito del proprio ruolo, il Ministro Francesco Profumo ha invitato tutte le istituzioni scolastiche ad organizzare giornate di studio, dibattiti e convegni scientifici.”
Il nuovo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, non ha trovato modo di fare aggiornare il sito del suo Ministero con una dichiarazione, magari formale, ma almeno aggiornata alla festa del 17 marzo 2014.
 
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