Dal reality cinese girato a Torino arriverà un nuovo impulso per il turismo?

Torino sta incominciando a raccogliere i frutti del lavoro intrapreso per farsi conoscere anche nell’importante settore del turismo. Troppo a lungo Torino era rimasta all’ombra della Fiat e, dopo la morte di Giovanni Agnelli e con la crisi della Casa automobilistica, si era trovata all’improvviso senza un’identità e senza una strategia di sviluppo.
Chi non ricorda la campagna pubblicitaria della Regione Piemonte che, per fare conoscere il Piemonte, qualche anno fa non trovava niente di meglio che farsi vedere sui tram e bus di Torino?
Per fortuna le cose sono cambiate: sarà merito delle costose Olimpiadi invernali di dieci anni fa o la necessità di reinventarsi qualcosa per non essere travolti dalla crisi economica e affondare del tutto, ma da qualche tempo a questa parte, finalmente, Torino sta facendo grandi passi in quell’area che ha spazi di crescita elevatissimi e che si basa su alcuni importanti ingredienti: Storia, turismo, cultura, enogastronomia. Senza, per questo, trascurare la sua importante tradizione industriale.
A confermare questa tendenza, a inizio 2016 sono arrivati i lusinghieri dati di Res Hospitality Business Developers, la fonte indipendente più autorevole di dati alberghieri in Italia, che pubblica i risultati relativi ai flussi turistici registrati nelle strutture ricettive durante le festività invernali.
Nel dettaglio, Torino, per le sue opportunità culturali in continua espansione, si conferma la meta più visitata d’Italia. Il rinnovo del Museo Egizio e la mostra presso la GAM con i capolavori di Monet provenienti dalla Collezione del Musée d’Orsay di Parigi, prorogata per l’enorme successo sino al 14 febbraio 2016, uniti ad altri appuntamenti artistici e culturali di livello internazionale (la mostra di Matisse al Polo Reale, ad esempio) hanno richiamato nel 2015 un numero sempre maggiore di turisti, sia italiani che stranieri. Questo trend positivo perdura fin dal 2013 e quest’anno ha registrato un +5,7% in occupazione, +17% nella tariffa media (pari a circa 13 euro in più rispetto allo scorso anno) e un +23,8% nel ricavo medio per camera disponibile.
Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di Torino, ente che ha finanziato le indagini di performance alberghiera relative alla città, afferma: “Questi dati si allineano e danno concretezza ai numerosi riconoscimenti che la città sta raccogliendo in queste ultime settimane: secondo il New York Times, Torino è al 31° posto tra i 52 luoghi da visitare nel mondo, Lonely Planet ci considera al 6° posto tra le Top Ten destinazioni turistiche europee ed Enit ci colloca al 5° posto tra le maggiori attrazioni italiane del 2015. Musei con collezioni uniche, mostre e appuntamenti artistici e culturali di livello internazionale hanno richiamato sul nostro territorio milioni di turisti: il nostro compito è ora quello di continuare a lavorare per consolidare nel tempo i notevoli risultati raggiunti”.
E poiché il successo è difficile da raggiungere, ma ancora più difficile da mantenere, si sta lavorando per migliorare i risultati.
Si va dagli annunci di nuovi importanti eventi, come la mostra di Manet alla GAM, alla conferma di storici appuntamenti come il Salone internazionale del libro, che si svolgerà a Lingotto Fiere da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2016.
Sarà la prima edizione guidata dalla Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Giovanna Milella e si annuncia all’insegna di un deciso rinnovamento.
“C’è una grande attesa per la presentazione del 29° Salone internazionale del Libro. È sempre stato così, ma quest’anno in particolar modo perché nei mesi scorsi sono emerse situazioni economiche complicate, ereditate dalla gestione precedente. In realtà non abbiamo mai dubitato del Salone e della sua crescita. E abbiamo lavorato intensamente non solo per risanare i conti – condizione prioritaria e imprescindibile per andare avanti e non ricreare i deficit – ma abbiamo puntato a costruire un Salone profondamente rinnovato.”
“La presenza del Ministero dell’Istruzione farà del Salone uno dei poli formativi più importanti nel sistema del Paese, capace di proiettarsi attraverso l’Università e la Ricerca in una dimensione del sapere di livello internazionale”.
“Inoltre il focus già annunciato sulla Cultura araba sarà una grande occasione di scambi internazionali, così come la partecipazione della Presidente della Commissione cultura e istruzione del Parlamento Europeo Silvia Costa”.
“Questo, infatti, è un anno cruciale di cambiamenti e di transizione propulsiva, a cominciare dalla fascia serale a ingresso ridotto, diretta specialmente ai giovani di giorno occupati con lo studio o il lavoro. Una fascia «smart» con musica e proiezioni speciali e un nuovo biglietto ridotto a soli 5 euro a partire dalle ore 18”.
Il Salone del libro ospiterà due eventi speciali: la mostra dei Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci in versione originale, e i documenti dello storico Piero Melograni sulla Prima Guerra Mondiale, di ritorno da un’esposizione a Parigi e già ospitata alla Camera dei Deputati.
Il Salone, che sarà inaugurato dal grande concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai con il nuovo direttore principale, l’americano James Conlon, per la prima volta sarà rappresentato dalla creazione di un artista, Mimmo Paladino, per illustrare il tema scelto per la 29°edizione: Visioni.
Una notizia certamente particolare (e forse inattesa) è quella relativa al nuovo reality show cinese “Il mio matrimonio in giro per il mondo”.
Torino e il Piemonte sono stati scelti dall’emittente Beijing Television BTV tra le destinazioni “da matrimonio” al mondo più amate dai telespettatori cinesi per il nuovo format televisivo in onda nei prossimi mesi. Le riprese per le prime due puntate del reality saranno effettuate tra Torino (Juventus Stadium, Mole Antonelliana, Reggia di Venaria) e le Langhe. Certo è che, pensando all’impressionante numero di spettatori del reality della TV cinese, c’è da ipotizzare che il numero dei turisti cinesi che vorranno visitare i luoghi del reality faranno felici albergatori e ristoratori del Piemonte. L’iniziativa rappresenta un’importante occasione di promozione del Piemonte sul mercato cinese, il quale ogni anno registra numeri rilevanti. Secondo un report pubblicato da Enit e Ministero degli Affari Esteri italiano, nel 2014 sono stati 107 milioni i cinesi che si sono recati all’estero per motivi di turismo, quota record che testimonia l’importanza di questo mercato nel panorama del turismo mondiale. Oltre la consistenza di questi numeri, va tenuto presente il prestigio dell’emittente Beijing Satellite TV, la quale assicura una copertura di circa 1,1 miliardi di persone in 700 città a livello nazionale oltre che un bacino di utenza di circa 300 milioni di persone tra gli altri paesi asiatici e gli Stati Uniti; infine va considerato il vasto successo di pubblico che i Reality Show registrano nella Repubblica Popolare Cinese.
Molto soddisfatto il presidente di Film Commission (che curerà i dettagli dell’iniziativa) Paolo Damilano: «Abbiamo accolto l’opportunità che questo reality cinese rappresenta per Torino e la Regione con grande entusiasmo: la realizzazione di due puntate di “Il mio matrimonio in giro per il mondo”, oltre a coinvolgere strutture e persone del territorio, offre la possibilità di far conoscere a più di un miliardo di spettatori cinesi il centro storico della città e alcune attrattive – tra cui il Museo del Cinema – e altri luoghi, come le Langhe, di eccezionale bellezza e grandi tradizioni enogastronomiche e culturali».
Soddisfatta l’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte Antonella Parigi: «Ci siamo impegnati molto, l’anno scorso, per stringere rapporti sempre più intensi con questo Paese – spiega – e penso ai nostri frequenti viaggi al Padiglione Cina dell’Expo e ad altre iniziative come l’intervento sui social network cinesi, e la partecipazione a fiere come quella a Kunming».
E mentre Palazzo Madama ospita oggi la presentazione del reality show, una delegazione cinese prenderà parte domani al convegno “From Torino 2006 to Beijing 2022” che si svolgerà nel Salone d’onore del Castello di Valentino.
L’incontro, organizzato in vista delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, servirà agli ospiti cinesi per studiare cosa è stato fatto per i giochi olimpici di Torino 2006, per esaminare da vicino i dettagli tecnici di un trampolino per il salto con gli sci, disciplina che da loro fino a oggi non c’era, magari per evitare i costosi errori fatti per gli impianti di salto di Pragelato (ormai abbandonato) o la pista di bob a Cesana (smantellata).
Buoni segnali, dunque: da coltivare e sviluppare con coraggio e idee nuove. Cercando di fare sistema e sfruttare, dal punto di vista turistico, un territorio che offre mille opportunità e bellezze.