Al Colle dell’Assietta la Rievocazione della Battaglia tra Piemontesi e Francesi

Era il 19 luglio del 1747, e da anni era in corso la sanguinosa guerra di successione austriaca, che aveva ormai assunto dimensioni continentali interessando la maggior parte dei regni europei dell’epoca. Nei territori che oggi rappresentano il Nord Italia, gli eserciti di Francia e Spagna stavano provando a sopraffare gli schieramenti dell’Arciducato d’Asburgo e del Regno di Sardegna. Sulle Alpi piemontesi, 25.000 soldati delle truppe francesi, al comando del Cavaliere Armando di Bellisle, erano giunte nei pressi del Colle dell’Assietta e si stavano preparando per un assalto robusto e violento, che avrebbe dovuto fare breccia nella resistenza dell’esercito sabaudo ed aprire il percorso verso la conquista dei forti di Exilles e di Fenestrelle, baluardi fortificati a difesa delle valli Ripa e Chisone ed ultime difese a protezione delle città della pianura. Carlo Emanuele III, fiutato il pericolo, ordinò di allestire in brevissimo tempo diverse postazioni difensive in zona, ritenendo indispensabile conservare il dominio di quelle aree strategiche. Nonostante la grande differenza di forze in campo (i difensori non erano più di 8.000), i franco-spagnoli furono respinti abilmente in ciascuno dei 4 attacchi che vennero sferrati quel giorno. Al tramonto, si contarono circa 5.000 caduti tra le truppe francesi, mentre le perdite tra gli uomini di Carlo Emanuele III furono soltanto 300. La vittoria delle truppe austro-piemontesi fu determinante, dato che fu in grado di frenare l’avanzata del nemico e di costringerlo, dopo pochi mesi, a firmare la pace di Aquisgrana. Carlo Emanuele III pochi giorni dopo scrisse un messaggio ai propri sudditi, invitandoli a un «rendimento delle ben dovute grazie al Signor Iddio per aver li soldati piemontesi respinto valorosamente per quattro volte li nemici, che in numero molto superiore erano venuti ad attaccare con grande impeto li nostri trinceramenti del colle di La Sieta al di sopra di Exilles, con aver li medesimi perso sei stendardi, lo stesso Generale che li comandava, molti Ufficiali di primo grado e da cinque a seimila uomini tra morti e feriti e prigionieri».
Al giorno d’oggi, grazie all’opera della Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assieta e del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700, si svolge ogni anno, nel mese di luglio, la rievocazione della Battaglia dell’Assietta. Ieri si è celebrata l’edizione numero 49, in una meravigliosa giornata di sole che ha portato sulle alture del Colle (a circa 2.500 metri di altitudine) centinaia di spettatori felici di poter godere della rappresentazione scenica e dello spettacolo naturale delle catene montuose circostanti, raramente visibili in maniera così nitida. Il programma ha seguito il format ormai consolidato, e la giornata è iniziata con la messa di commemorazione e l’alzabandiera (in memoria delle vittime delle recenti sciagure, le bandiere sono state issate a mezz’asta). In seguito, ci si è spostati verso l’obelisco eretto a ricordo della battaglia sulla Testa dell’Assietta, dove gli schieramenti contrapposti, con abiti e armamenti che riproducono in ogni particolare quelli in uso all’epoca, si sono affrontati a colpi a salve di fucile, per poi dare vita, nei prati circostanti, alla rievocazione di alcune fasi della battaglia, con le truppe francesi, pur sostenute dai cannoni che facevano fuoco dalle retrovie, che sono state respinte più volte e infine sconfitte dall’esercito di Carlo Emanuele III. Emblematico, nell’ambito della scena, l’episodio – citato nel testo di Carlo Emanuele sopra riportato – del conte di Bellisle che, per dare forza ai propri soldati in difficoltà, imbraccia una bandiera e corre all’assalto delle difese nemiche, cadendo sotto i colpi dei Piemontesi che gli sottraggono il vessillo in segno di trionfo.
L’appuntamento è ora per l’edizione del prossimo anno, quando si festeggerà il cinquantesimo compleanno della manifestazione.
Abbiamo raccolto in un album le immagini della rievocazione storica sulla pagina di OkFoto.it : vieni a visitarla e lascia il tuo commento.