Facebook, il mondo dei cosplay e l’intelligenza artificiale

Lo scorso 7 gennaio La Stampa riportava la notizia che “Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha annunciato l’ingresso di John Elkann, Dana White e Charlie Songhurst nel consiglio di amministrazione dell’azienda. Nel suo post su Facebook, Zuckerberg ha sottolineato le grandi opportunità future nei campi dell’intelligenza artificiale, dei dispositivi indossabili e dei social media: “Il nostro consiglio ci aiuterà a realizzare questa visione“.
Zuckerberg ha elogiato Elkann come leader di spicco internazionale: “John è CEO di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari. Porta una vasta esperienza nella gestione di grandi aziende globali e una prospettiva internazionale preziosa“.

Il quotidiano torinese ha ricordato che, “proprio John Elkann, ha colto l’occasione per ispirare i dipendenti di Stellantis, inviando un messaggio di fine anno. Ha sottolineato i successi ottenuti nel 2024 e le sfide future, esortando il team a fare del 2025 un anno straordinario: “La nostra forza risiede nella nostra storia, radici e identità, elementi che rendono unica la nostra azienda”.”
Per i successi del Gruppo Stellantis nel 2024 rimandiamo a tutti i dati disponibili, che non sembrano particolarmente brillanti: non si spiegherebbero, altrimenti, le improvvise recenti dimissioni di Carlos Tavarez dalla carica di amministratore delegato del Gruppo stesso.
Per quanto riguarda il futuro contributo di John Elkann nel mondo dei “social” può valere la pena di ricordare quanto scriveva La Repubblica il 17 dicembre 2021:
“Il 17 dicembre 1999 il Corriere della Sera ci annunciò trionfalmente che per Internet stava per cambiare tutto: era nato Ciaoweb. Alla fine si rivelerà uno dei più veloci fallimenti della storia del web, ma è una storia che ci insegna moltissimo, come ha detto qualche mese fa uno dei promotori.
Torniamo al Corriere della Sera, pagina 27, articolo di Giancarlo Radice. Titolo: “Fiat e Ifil, un’alleanza in “rete” (Ifil era la società finanziaria della famiglia Agnelli). Domani parte Ciaoweb, investimenti per 200 miliardi (di lire). Presentato il nuovo portale di servizi Internet. Cantarella (amministratore delegato di Fiat): “Vogliamo dare impulso al commercio elettronico””. L’articolo era molto dettagliato, iniziava così: “Utile a tutti, facile come nessuno” recita lo slogan…”.
Ciaoweb prometteva di offrire una serie di servizi piuttosto comuni come gli sms, le email, le bacheche, i forum e le notizie. Un portalone come ce n’erano già tanti. Ma in più puntava a intercettare il nascente commercio elettronico. A capo della società c’erano Paolo Ceretti e Nino Olivotto, ma i promotori erano appunto la Fiat (Paolo Cantarella era presidente del consiglio di amministrazione); Gabriele Galateri che era a capo di Ifil; e John Elkann, che all’epoca aveva 23 anni ed era sempre descritto come “il nipote prediletto dell’Avvocato Agnelli”.

Ciaoweb partì ufficialmente il giorno seguente e l’accoglienza fu generalmente buona se si eccettua questa recensione graffiante di Punto Informatico. Ma dopo appena due anni le cose dovevano andare piuttosto male. Il 19 novembre 2001 infatti la Repubblica dava la notizia che “Hachette Rusconi Interactif (HRI), società che cura tutte le attività Internet e multimedia del gruppo editoriale Rusconi, ha acquisito da Ciaoholding, società pariteticamente controllata da Fiat e Ifil, la Internet Company Ciaoweb (www.ciaoweb.it)…. Il passaggio della gestione dei contenuti e servizi di Ciaoweb ad HRI sarà progressivo nelle prossime settimane, e già dal 20 novembre sarà online una nuova versione del portale”.
Ma quella cessione non è bastata a dare un senso al progetto. Il 17 febbraio 2010 il mensile Prima Comunicazione dedicava alla chiusura del portale un epitaffio intitolato solo “Ciao Web”: “Non basta un bel nome per avere successo”, scriveva Roberto Borghi.
Da allora su Ciaoweb è calato il silenzio, fino a qualche mese fa quando John Elkann (nel frattempo diventato amministratore delegato di Exor, presidente di Stellantis e FIat, nonché di GEDI che è l’editore di questa testata), nel corso di una video intervista per la seria Italian Tech Speak, al sesto minuto ha ricordato quei giorni: “C’era un enorme entusiasmo alla fine anni ‘90, si cercava di comprendere in che modo si poteva usare questa tecnologia di Internet anche per stare in contatto con clienti e possibili compratori. I portali erano una risposta, il punto di entrata alla rete. Sono molto contento di aver potuto essere parte di quella esperienza, di aver vissuto quello spirito pionieristico che mi ha portato anche più volte in Silicon Valley. Dopo di che, il mercato non c’era, la crisi di internet (del 2000) e l’attentato alle Torri Gemelle (del 2001) cambiarono quelle che erano le assunzioni che facevamo tutti. Ci stiamo avvicinando solo oggi a quello che all’epoca si pensava che sarebbe diventato realtà, e questa è una lezione molto importante: uno può vedere chiaramente cosa succederà ma i tempi in cui questo avviene possono essere molto più lunghi”.
Ciaoweb è stato un fallimento rapidissimo e spettacolare, ma come ha detto il fondatore di Spotify Daniel Ek dialogando con lo stesso Elkann nel 2019, «il fallimento viene percepito in modo diverso da questa parte del mondo, in Europa dovremmo celebrare di più i fallimenti”.”
Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, infine, credo che Mark Zuckerberg debba trovare collaboratori molto capaci.
Perché basta essere attivi su Facebook o Instagram per leggere ogni giorno di cancellazioni di post e di fotografie fatte dalla “intelligenza artificiale” in base ai ridicoli algoritmi utilizzati dalle due piattaforme di Zuckerberg.

Il mio caso sfiora il ridicolo. Avevo pubblicato un post su Facebook con alcune fotografie scattate in occasione del recente Xmas Comics 2024: un post analogo a quelli fatti, pubblicati, e non rimossi dal Facebook, in occasione di altre manifestazioni di cosplay.
Il giorno dopo il post è stato rimosso da Facebook perché: “Sembra che tu abbia cercato di ottenere “Mi piace”, follower, condivisioni o visualizzazioni dei video in modo fuorviante. Questo viola i nostri Standard della community in materia di spam.”
Mi sono ricordato di una frase, mi pare di Mark Twain: “Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.”
Ho lasciato passare un po’ di tempo e ho ripostato le fotografie dell’Xmas Comics: lo dovevo ai tanti cosplayers che si erano resi disponibili per farsi fotografare. Vedremo se nei prossimi giorni il post sarà nuovamente cancellato. Se al lettore può interessare, molte delle foto pubblicate nell’album rimosso da Facebook sono state pubblicate su vari profili Instagram, senza alcun problema e senza essere rimosse.
Buon lavoro, dunque, al team di Meta, rafforzato dalla presenza di John Elkann.
