La vita di Corte nei giardini della Palazzina di caccia di Stupinigi
Sarà per quel diminutivo (Palazzina), per il riferimento alla caccia, che per i più ha ormai una notazione negativa, sarà per il fatto che Stupinigi è un piccolo borgo non molto conosciuto, sarà perché nel suo nome non compare nessun riferimento regale o nessun nome di re o principe, ma sta di fatto che quando si arriva alla Palazzina di caccia di Stupinigi ogni visita equivale a una piacevolissima sorpresa: per la bellezza della dimora, per il contesto in cui è inserita, fatto di giardini, prati, boschi e vecchie fattorie, oltre che -ovviamente- per la ricchezza e l’importanza degli oggetti che ne formano l’arredamento.
A questo si aggiunga che domenica scorsa i visitatori hanno avuto modo di vedere rappresentate le abitudini di Corte, grazie all’impegno di due gruppi storici (Nobiltà sabauda e Le vie del tempo) che hanno replicato il successo di pubblico ottenuto con la rievocazione del matrimonio reale dello scorso febbraio.
La manifestazione, che fa parte del calendario proposto dalla Palazzina di caccia di Stupinigi (Life, istantanee di vita di corte), per tutto il pomeriggio di domenica ha consentito al pubblico di vedere personaggi in costume storico riproporre le atmosfere delle giornate primaverili nelle residenze sabaude tra Settecento e Ottocento.
Tema della rievocazione è stato il Loisir nei giardini: tableaux-vivants e animazioni hanno dato l’opportunità ai visitatori di partecipare ad un viaggio nel passato e di immergersi in quelle che erano le abitudini della Corte. In occasione della manifestazione dello scorso febbraio (Matrimonio reale ) c’era stata qualche protesta per le code che si erano create all’ingresso: il problema è stato risolto consentendo a tutti un accesso il più semplice possibile; eliminati i gruppi all’ingresso, i visitatori sono potuti entrare man mano lungo il percorso che comprendeva il giardino antistante la Palazzina, il giardino dell’elefante Fritz e l’affaccio sui bellissimi giardini della Palazzina da cui partivano i percorsi di caccia, dietro al Salone d’Onore. I personaggi in costume circolavano nei giardini e in alcune sale della Palazzina ricreando scenari tipici di quadri e affreschi tuttora visibili all’interno del gioiello architettonico di Filippo Juvarra, come il dipinto di Ignazio Sclopis “Veduta lato giardino” del 1773, esposto nell’Andito di Passaggio.
In occasione delle rappresentazione dei balli di quei periodi ci sono stati momenti, molto apprezzati dal pubblico, in cui i visitatori sono stati invitati a partecipare ai balli stessi: creando così delle divertenti situazioni in cui le coppie danzanti erano magari formate da un ballerino in divisa militare dell’Ottocento e dalla dama in jeans e maglietta.
La galleria delle immagini del pomeriggio a Stupinigi è disponibile sulla pagina di OkFoto.it