Ayrton Senna, il mito in mostra ad Asti

Ayrton Senna, il mito in mostra ad Asti
La McLaren di Senna esposta ad Asti

“Ayrton Senna 25”, la più grande mostra europea dedicata al campione brasiliano di Formula 1 in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa, ha chiuso i battenti domenica 14 aprile. 

tuta di Ayrton Senna

Gli oltre 18.000 ingressi registrati nei 15 giorni di apertura della mostra denotano una volta in più, se ce ne fosse bisogno, quanto affetto la gente tributa ancora oggi ad un uomo entrato nel mito dello sport, e forse non solo.

I curatori astigiani Piergiorgio Pascolati e Claudio Giovannone (Padrino e responsabile delle attività europee della fondazione Instituto Ayrton Senna) hanno avuto il merito di allestire, nelle sale di Palazzo Mazzetti ad Asti, la più grande esposizione mai realizzata in Europa di vetture, oggetti, foto e memorabilia legati a Senna. Un merito ancora maggiore se si considera che l’ingresso alla mostra è stato gratuito, per tutti.

Diverse le vetture esposte sulle quali Ayrton Senna da Silva ha corso, e ovviamente vinto. Le più ammirate, nemmeno a dirlo, le monoposto di Formula 1, ad iniziare dalla iconica Lotus Renault JPS nera per proseguire con due McLaren Honda, quella del 1991 (campione del mondo) e quella del 1993. Gli spettatori hanno poi potuto vedere da vicino molti dei caschi impiegati da Senna nel corso degli anni, e poi ancora guanti, tute e molti altri oggetti appartenuti all’indimenticato campione brasiliano.

Kart di senna

Ricchissima anche la parte iconografica, con decine e decine di fotografie esposte per raccontare tutta la vita di Senna, dagli esordi in kart fino alle settimane precedenti quel funesto 1° maggio 1994, quando Ayrton perse la vita alla curva Tamburello durante il Gp di Imola. Da non dimenticare anche i dipinti di Knulp, che ha esposto alcune opere d’arte dedicate al tre volte campione del mondo, ritratto in diverse fasi della sua carriera.

Guanti di Senna e Schumacher

Furono proprio la commozione e il clamore che il funerale di Senna generarono tra il popolo brasiliano a convincere Claudio Giovannone, banchiere ed appassionato di automobili, ad approfondire la conoscenza dell’uomo Ayrton e, in seguito, a decidere di dedicarsi alla promozione in Europa delle attività dell’Instituto Ayrton Senna, con l’appoggio della famiglia Senna, in particolare della sorella Viviane.

Intervenuto alla presentazione della mostra, il nipote di Ayrton, Bruno Senna, ha precisato che in questa occasione “si celebra la vita di mio zio, e non la sua morte”. Affermazione che ha trovato riscontro tra le sale di Palazzo Mazzetti ad Asti, dove alla commozione senza dubbio presente si è mescolata un’atmosfera di positività e di entusiasmo, sentimenti che da sempre guidano le attività della Fondazione. Ogni anno, infatti, 3 milioni di bambini in Brasile vengono aiutati nello studio, nella salute e nello sport grazie ai contributi versati a favore della Fondazione.

OkFoto.it

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